Per centri storici, problemi di odori con il vicinato, trattamento aria fino al 99%

Nelle moderne cucine industriali gli impianti di aspirazione contribuiscono a rendere l’ambiente di lavoro più salubre e confortevole non solo per lo chef e il ristoratore ma anche per chi abita nelle zone limitrofe.

Le cappe di Inoxinnovation sono sistemi ad alte prestazioni facili da installare e con costi di manutenzione e installazione ridotti evitando l’installazzione di costose canne fumarie esterne.

Le centraline ad alte prestazioni di Inoxinnovation uniscono i tradizionali sistemi di filtraggio con l’efficienza delle lampade UV e ozono che insieme ai filtri elettrostatici garantiscono una filtrazione fino al 99%.

Grazie alle Cappe senza canna fumaria e alle centraline ad alte prestazioni è possibile avviare laboratori e cucine professionali anche di grandi dimensioni nei centri abitati oppure nei locali storici dove non è consentita l’installazione di canne fumarie oppure dove ci possono essere problemi legati al rapporto con il vicinato.

Come funziona?
L’impianto filtrante di Inoxinnovation è composto da una serie di filtri che non solo riescono ad abbattere gli odori fino al 98% ma trattengono tutte le particelle di grasso e vapori oleosi presenti nei fumi di cottura delle cucine professionali.
Questa tecnologia rappresenta il massimo per il trattamento dell’aria e riduce al minimo i costi del servizio di sostituzione dei filtri (solo lavaggio no sostituzione).
L’impianto filtrante di Inoxinnovation ha un’efficienza di rimozione degli oli di cottura oltre il 95% e ha un’azione battericida del 100%.

La parte inferiore aperta permette di raccogliere su vasche, appositamente predisposte, quanto condensato durante la filtrazione.

Contatta senza impegno in nostro ufficio tecnico per dimensionare in modo perfetto il tuo impianto.


Quello che stiamo vivendo è un momento molto difficile per la nostra nazione. L’emergenza ci è piombata addosso senza preavviso e da un giorno all’altro ha sconvolto la nostra routine e le nostre vite. Ora è certamente il momento dell’attenzione e del rispetto. Stiamo in casa, il più possibile, per tutelare le nostre famiglie, i nostri vicini, ma anche i più esposti tra noi: anziani, immunodepressi, persone con patologie pregresse.

È inevitabile però pensare anche all’impatto economico di questa situazione, nel presente e nel futuro. Il nostro settore, quella della ristorazione, è stato colpito in maniera particolarmente forte dall’emergenza. Bar e locali hanno chiuso i battenti; molti negozi di alimentari tengono aperto magari ad orari ridotti, con minor impiego di personale; i ristoranti, le pizzerie e le pasticcerie che ancora lavorano lo fanno esclusivamente tramite i servizi e le app di delivery per la consegna a domicilio.

L’epidemia ha messo in crisi il nostro settore a livello profondo, quasi simbolico. Da sempre attraverso la ristorazione si celebra la socialità, la condivisione, la gioia di stare insieme: proprio i piaceri che questa pandemia ci sta togliendo. Il virus ci obbliga alla distanza, ci instilla la paura dell’altro. E molti già si stanno chiedendo cosa succederà dopo, come la nostra società ne uscirà cambiata e trasformata.

Per molti imprenditori dell’HORECA questo è il momento della preoccupazione, non solo per la salute di sé stessi e dei propri cari, ma anche per quello che accadrà una volta finito tutto. I bar torneranno a riempirsi? I turisti visiteranno ancora le nostre città?

Quello che possiamo dire è che vi capiamo e, in questo momento difficile, vi siamo vicini. Nessuno può prevedere il futuro con certezza, né i più ottimisti né (ricordiamocelo!) i catastrofisti. Noi ci sentiamo solamente di dire una cosa, guardando le foto degli abbracci di Wuhan, dove l’emergenza sembra finalmente rientrata: la vita rifiorirà. Torneremo ad avere voglia di stringerci, di stare vicini, di passare il tempo con gli amici, di andare fuori a cena o mangiare un gelato, di passeggiare per il centro o sul lungolago. E allora, crediamo, anche i bar torneranno a riempirsi, i ristoranti a ricevere prenotazioni, e le uniche file che vedremo davanti ai negozi saranno quelle per assicurarsi il gelato più buono nelle calde giornate estive.

Alcuni, usano la consegna a domicilio per continuare a fornire i loro servizi. E forse, se non l’hai già fatto in passato, questa crisi può essere l’opportunità per scoprire forme di vendita alternative, digitali.

Se ti affacci ora per la prima volta in questo mondo, la scelta più facile è affidarsi ad una delle grandi app di delivery presenti sul mercato (Just Eat, Glovo, Deliveroo…) che forniscono anche i rider per il trasporto. Ma questa pausa forzata potrebbe anche essere l’occasione per ripensare al tuo business nel prossimo futuro, mettere in atto una diversificazione e strutturare anche il servizio a domicilio (nei prossimi giorni pubblicheremo un articolo di approfondimento proprio su questo tema!).

Nel frattempo, puoi usare i tuoi canali di comunicazione social per informare i clienti affezionati della possibilità di assaggiare le tue specialità direttamente a casa. Naturalmente dovrai sottolineare che nel tuo locale vengono rispettati i canoni di igiene, pulizia e distanziamento, e che la consegna avviene in modalità contactless, senza contatto fisico (un servizio che tutte le maggiori app stanno offrendo in questo periodo).

Non sarà facile, lo sappiamo. Lo spettro della crisi economica è dietro l’angolo. Ma abbiamo dimostrato tante volte di sapersi rialzare dalle macerie. Ce la possiamo fare. E dobbiamo innanzitutto crederci!La